Consiglio nazionale: L’Udc si mangia il secondo seggio del Centro

Sono giunti i risultati definitivi per il Ticino delle elezioni federali. L'Udc elegge due consiglieri nazionali e il Centro perdo un seggio.

Sono disponibili i dati definitivi per le elezioni federali 2023 in Ticino. La partecipazione al voto al Consiglio degli Stati è stata del 48.23% e quella al Consiglio nazionale al 47.97%.

 

L’importante cambiamento che si registra nella ripartizione dei seggi è la perdita di un seggio del Centro a favore dell’Udc. L’alleanza Udc-Lega infatti raggiunge i 3 seggi, con il 28.55%, di cui due all’Udc e uno alla Lega. All’interno dell’area si registra pure il primo sorpasso dell’Udc sulla Lega. Riconfermato Piero Marchesi e ed eletto Paolo Pamini per l’Udc e riconfermato Lorenzo Quadri per la Lega. Il Centro invece conferma Fabio Regazzi cn il 18.33%.

Invariata la ripartizione dei seggi per gli altri partiti. Il Plr elegge due consiglieri nazionali con il 21.15%, riconfermato Alex Farinelli ed eletto Simone Gianini. Riconfermati i due seggi della sinistra (Ps, Verde e Forum Alternativo) con il 21.57% con Bruno Storni (Ps) e Greta Gysin (Verdi).

 

Nella corsa al Consiglio degli Stati domina i consigliere agli Stati uscente e presidente nazionale dell’Udc Marco Chiesa, con 39’024, pari al 37,65% dei votanti. Segue, con oltre 10’000 voti di distacco, Fabio Regazi (il Centro), con 28’749 voti pari al 27.73%. In terza posizione Alex Farinelli, 27’221 voti e il 26,26%. Segue Greta Gysin, 22’321 voti e il 21,53% e Bruno Storni, 19’359 voti e il 18,68%. Anche Amalia Mirante supera ampiamente la soglia di sbarramento per accedere al secondo turno, con 13’744 voti e il 13,26%.

 

Seguono, esclusi dal secondo turno, Massimiliano Ay (No UE -No NATO) al 4.06%, Werner Nussbaumer, al 3.59%, Jacques Ducry, al 3.29%, Evelyne Battaglia-Richi, al 2.82% e Simone Conti al 0.77%.

 

Per quanto riguarda i singoli partiti si conferma primo partito il Plr, che assieme alle sue sottoliste raggiunge il 21,15%, guadagnando leggermente rispetto al 2019. Segue il Centro con le sue sottoliste al 18,33%, anche lui in leggerissima progressione. Vi è poi l’Udc con il 15,06%, che rispetto alle ultime federali sorpassa la Lega, segnando quasi tre punti percentuali in più rispetto a quattro anni fa, al 15,06%. Segue la Lega al 13,48%, quasi tre punti in meno rispetto al 2019. Il Partito socialista in perdita segna il 12,5%. Verdi e Forum alternativo al 9% lasciano sul campo oltre 4 punti percentuali sull’exploit del 2019. Segue Avanti con Ticino&lavoro al 4,28%, Helvethica Ticino al 2%, No UE - No NATO (Partito comunista) all1,7% e Più donne al 0,85%.