Secondo tubo: ripartono i lavori

Riprendono il 18 ottobre i lavori al secondo tubo del San Gottardo, dopo il danno riportato dal traforo autostradale lo scorso 10 settembre.

Riprendono domani i lavori per la realizzazione del secondo tubo del tunnel autostradale del San Gottardo, sospesi dopo il danno verificatosi lo scorso 10 settembre nell’attuale galleria.

Lo rende noto oggi l’Ustra. A settembre redistribuzioni tensionali nell’ammasso roccioso avevano causato una crepa nella soletta intermedia del traforo autostradale. Secondo quanto scrive oggi l’Ustra “le cause esatte che hanno portato alle ridistribuzioni tensionali non sono ancora state chiarite con certezza”, ma “si possono tuttavia escludere un evento tettonico, come un terremoto, e un nesso diretto con i brillamenti (per la realizzazione della seconda canna, ndr): tra l'ultima esplosione e il verificarsi del danno sono trascorse oltre 50 ore”.

Per i lavori di ripristino la galleria è rimasta chiusa alla circolazione fino al 15 settembre e il traffico è stato dirottato sui passi.

“I costi per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza si aggirano intorno ai due milioni di franchi”, spiega l’Ustra. “Quanto accaduto lo scorso 10 settembre non ha alcuna influenza sull'apertura del secondo traforo della galleria del San Gottardo prevista per il 2029”.

Per quanto riguarda i lavori al secondo tubo “dal 18 ottobre riprenderanno anche i lavori di scavo nelle aree adiacenti al danno, con alcune variazioni decise dall'Ufficio federale delle strade (USTRA) in via del tutto precauzionale: la durezza della roccia rende necessario l'uso dell'esplosivo, tuttavia i brillamenti saranno effettuati in modo ancora più controllato, abbattendo soltanto un metro di roccia alla volta anziché i già cauti due metri come in precedenza. Questo consentirà di ridurre ulteriormente le vibrazioni”.

“All'interno del tunnel sono stati eseguiti inoltre interventi di messa in sicurezza della soletta intermedia: da un lato, nell'area dell'imbocco nord si è proceduto a fissarla ulteriormente, dall'altro le lastre sollecitate sono state tagliate longitudinalmente per garantire un maggiore margine di movimento in caso di eventuali ulteriori ridistribuzioni delle tensioni”.

“Le vibrazioni causate dai lavori in corso continuano a essere attentamente monitorate, come già avveniva prima dell'evento, sia nella montagna sia nel tunnel stradale esistente, verificando il rispetto delle soglie previste per interventi di scavo (brillamenti compresi), finora mai oltrepassate. In caso di superamento di tali limiti, le operazioni sarebbero immediatamente sospese per procedere a controlli visivi all'interno del traforo volti a individuare eventuali danni il più rapidamente possibile”.

“Il contro-avanzamento nell'area del portale nord proseguirà fino a giugno 2024”, conclude il comunicato. “Si tratta di lavori finalizzati all'installazione della fresa meccanica, lunga diverse centinaia di metri, con la quale sarà effettuato lo scavo principale”.