2024: Prezzo elettricità +18%. Secondo l'ElCom il 2023 era solo l'"antipasto"

La Commissione federale dell'energia ha comunicato oggi la media dell'aumento dei prezzi dell'elettricità in Svizzera per le economie domestiche, che sarà del 18%. "Nel 2024 l’aumento dei prezzi di mercato avrà un impatto maggiore rispetto all’anno precedente".

Il prossimo anno i prezzi dell’elettricità per le economie domestiche aumenteranno in media in Svizzera del 18%. È quanto emerge dai calcoli della Commissione federale dell’energia elettrica (ELCom), diffusi oggi. Entro lo scorso 31 agosto i circa 600 gestori di rete svizzeri hanno dovuto comunicare le loro tariffe per il 2024. Per quanto riguarda il Ticino è stato comunicato dalle aziende elettriche che i prezzi per i clienti della Società Elettrica Sopracenerina (SES) aumenteranno in media circa del 20%, a circa 34 centesimi per chilowattora (ct./kWh); del 25% per l’Azienda Multiservizi di Bellinzona (AMB), a 27,4 ct./kWh; del 12% le Aziende Industriali di Lugano (AIL), a circa 33 ct./kWh; del 18% per le Aziende industriali di Mendrisio (AIM) a 33 ct./kWh. Sul tema sempre in Ticino sono giunti anche due atti parlamentari del Movimento per il socialismo (Mps), uno in Gran Consiglio e l'altro in Consiglio comunale a Bellinzona, che chiedono una moratoria contro l'aumento dei prezzi.

 

Per quanto riguarda la media svizzera comunicata dall’ElCom oggi, dai calcoli risulta che l’anno prossimo un’economia domestica standard pagherà 32,14 ct./kWh, che corrisponde ad un aumento di 4.94 ct./kWh, con tuttavia variazioni notevoli a seconda del gestore.

 

Per quanto riguarda le singole componenti del prezzo dell’energia - vale a dire Tariffa per l’utilizzazione della rete, Tariffa per l’energia, Tributi a enti pubblici e Supplemento rete - dai calcoli dell’ElCom emerge quanto segue. Sempre in riferimento ai prezzi per le economie domestiche i costi di rete aumenteranno del 19%, passando da 10,62 ct./kWh a 12,66 ct./kWh. In questa componente è stato inserito recentemente il costo per la riserva invernale, pari a 1,2 ct./KWh. Le tariffe energetiche cresceranno pure del 19,5% da 13,08 ct./kWh a 15,63 ct./kWh.

 

Un quadro simile si registra per i costi dell’elettricità per le piccole medie imprese (PMI). I grandi consumatori di energia elettrica (oltre 100’000 kWh/anno) invece dal 2009, in seguito alla liberalizzazione del mercato (solo per i grandi consumatori, appunto), possono scegliere liberamente il proprio fornitore e per loro vigono prezzi differenti.

 

I motivi dell’ulteriore aumento delle tariffe dell’elettricità (nonostante i prezzi dell'energia sul mercato siano crollati rispetto al picco del 2023) sono vari, secondo l’ElCom. “In primo luogo, a partire dal 2024 l’aumento dei prezzi di mercato avrà un impatto maggiore su molti operatori di rete rispetto all’anno precedente, perché una parte significativa degli acquisti per il 2023 era stata generalmente effettuata prima dell’aumento dei prezzi sul mercato a termine”, si legge nell’odierno comunicato. “In secondo luogo, i costi della riserva invernale (1,2 ct./KWh, ndr) vengono trasferiti ai consumatori finali attraverso un supplemento sulla tariffa della rete di trasmissione. In terzo luogo, le tariffe di rete aumentano a causa dell’aumento del tasso di rimunerazione del capitale (WACC) stabilito dal DATEC”.

 

“Le tariffe per l’energia nel servizio universale si basano sui costi della produzione propria e sui prezzi pagati per l’energia elettrica acquistata”, scrive l’ElCom. “Dipendono quindi essenzialmente dal portafoglio di produzione e di acquisto dell’azienda di approvvigionamento. Negli acquisti, inoltre, giocano un ruolo importante il momento dell’acquisto, ovvero il momento in cui i contratti d’acquisto scadono ed è necessario provvedere a un nuovo acquisto, dato che i prezzi sul mercato a termine dell’elettricità hanno subito forti oscillazioni negli ultimi mesi. Inoltre, i gestori di rete hanno un certo margine di manovra nel dare priorità alla propria produzione di elettricità rinnovabile al servizio universale. Per di più, i costi per le garanzie di origine sono aumentati nel 2022 e i relativi costi possono essere successivamente addebitati alle tariffe del 2024 attraverso le cosiddette differenze di copertura”.