Coltivazioni di zenzero in quarantena a causa di un pericoloso batterio

Rilevata la presenza in dodici aziende di coltivazione di zenzero di un batterio pericoloso per numerose specie vegetali.

La presenza del batterio Ralstonia pseudosolanacearum è stata rilevata in Svizzera in alcune piante di zenzero in dodici aziende di sette Cantoni. Si tratta di un batterio che vive nel suolo e può infettare più di 200 specie vegetali ed è regolamentato come organismo da quarantena in Svizzera e nell’UE, come informa il Servizio fitosanitario federale (SFF). Può infettare patate, pomodori, melanzane, peperoni, zenzero, curcuma, cavoli, prezzemolo, mirtilli, arachidi, piante di rosa, crisantemi, consolida maggiore e morella comune, a cui può causare importanti danni.

“A fine luglio, il Servizio fitosanitario federale (SFF) è stato informato in merito alla possibile infestazione da Ralstonia pseudosolanacearum di alcune piante di zenzero provenienti dalla Germania”, si legge in un odierno comunicato. “Nel frattempo, la presenza del batterio è stata rilevata in dodici aziende in sette Cantoni. Il SFF ha informato immediatamente i competenti servizi fitosanitari cantonali. Sono state avviate misure di lotta. Il batterio è innocuo per l'uomo e gli animali”.

L'infestazione provoca l'appassimento delle foglie e marciume del rizoma e il batterio può diffondersi tramite attrezzi, materiale vegetale e terreno infetti o attraverso acque di drenaggio o in quelle superficiali e quindi infettare le piante vicine. Non è invece pericoloso per l'uomo e gli animali.

"Le piante di zenzero positive al test devono essere distrutte immediatamente", spiega il comunicato. "Le serre e gli impianti colpiti, compresi i sistemi di irrigazione, devono essere decontaminati. Sono importanti anche misure igieniche rigorose. Fino alla primavera del 2024 sulle particelle infestate non potranno essere coltivate piante. Il terreno infestato viene coperto ermeticamente con un telone per privare i batteri dell'aria e del cibo".